Italo Vignoli
Italo Vignoli ha fondato il progetto LibreOffice, è presidente onorario di Associazione LibreItalia, ambasciatore di Software Heritage e membro di Free Software Foundation Europe. È stato membro del BoD di The Document Foundation e Open Source Initiative (OSI). Coordina il marketing, le PR, i rapporti con i media e il programma di certificazione di LibreOffice, ed è portavoce del progetto. Inoltre, coordina la promozione e il marketing per lo standard ISO Open Document Format.
LibreOffice
Sessioni
Open Document Format (ODF), il formato nativo dei documenti di LibreOffice è anche l'unico formato standard aperto in grado di restituire agli utenti il pieno controllo sui loro documenti. Purtroppo, sono 20 anni che gli utenti preferiscono consegnare a Microsoft il pieno controllo sui loro documenti attraverso l'uso di DOCX. XLSX e PPTX e abdicare alla loro sovranità digitale. Un effetto perverso dell'analfabetismo digitale, che colpisce anche molti tra coloro che si dichiarano sostenitori del FOSS. Perché?
Nell'ordine, la regione Emilia Romagna, la città di Roma, e il Ministero della Difesa in Italia, la città di Monaco di Baviera in Germania, e probabilmente altri esempi che nemmeno conosciamo perché si sono persi nella memoria. Perché i progetti di migrazione al FOSS fanno notizia nel breve periodo, e falliscono nel medio e lungo periodo. Eppure, il software FOSS è migliore di quello proprietario, sotto ogni punto di vista. Il problema, quindi, non è tecnico, ma politico. Perché?
Tutti gli indicatori ci dicono che l'Italia è agli ultimi posti in Europa per competenze digitali, e quindi è tra i primi per analfabetismo digitale. Un effetto dell'aver affidato l'educazione digitale alle Big Tech, a partire dall'uso del software proprietario nelle scuole di ogni ordine e grado. Purtroppo, senza una strategia che privilegia gli interessi dei cittadini - e in particolare dei giovani - rispetto a quelli delle Big Tech, questo analfabetismo digitale è destinato addirittura a peggiorare. Cosa fare?